Orfeo Tamburi (Jesi, 1910 – Parigi,1994). È gemello di Otello, figli di mamma Rosa Papa e papà Rodolfo. Dopo aver ottenuto la licenza degli studi presso l’Istituto Tecnico di Jesi, nel 1927, ancora giovanissimo e senza soldi, si trasferisce a Roma, frequentando l’Accademia di Belle Arti. Qui dal 1928 è in contatto con Scipione e Mafai, elaborando un tipico paesaggismo urbano. Risale al 1935 il suo primo viaggio a Parigi dove conosce pittori, critici e poeti: Blaise Cendras, Villon, Vlamink, Roger Nimier, Survage, Zadkine, Waldemar Gorge, divenuti poi suoi amici. Nel 1947 torna a Parigi, che da quel momento diventa la sua città. Le vie e le case parigine diventano il leit-motiv della sua produzione artistica.
Tra le mostre personali più significative ricordiamo: 1941 galleria Barbaroux di Milano, 1943 galleria del Babuino Roma e dell’Annunciata Milano, 1949 galleria Wolsenberg di Zurigo e L’Athenée di Ginevra, 1954 galleria Pétridès di Parigi, 1955 galleria Alibert di Roma, 1956 alla Landau Gallery di Los Angeles e alla galleria L’Ami des Lettres di Bordeaux, 1959 galleria Russo di Roma, 1963 La Galère di Parigi, 1973 Prandi di Reggio Emilia, Nuovo Sagittario di Milano, 1979 galleria Le Immagini Torino, 1981 Forni di Bologna, 1984 galleria Gioacchini Ancona, 1986 galleria Marisa del Re New York, 1989 galleria Pace Milano. Nel 1990 conferisce alla Galleria Gioacchini di Ancona un mandato esclusivo per distribuire, archiviare ed autenticare le sue opere.